Il risk management è spesso considerato un'attività prevalentemente quantitativa, razionale, tipica da emisfero cerebrale sinistro; la maggior parte delle ricerche, conseguentemente, si concentra sui processi di misurazione e sule questioni matematiche, statistiche e tecnologiche ad essi collegate. Pur essendo il management, per definizione, un'attività focalizzata sulle persone, in questo campo è stata dedicata scarsa attenzione alle componenti mane coinvolte. Lo stesso si può dire per quanto riguarda i temi connessi al rilevante impatto emotivo e al contesto delle decisioni in materia di gestione del rischio: tali elementi vengono plasmati ed elaborati attraverso l'affascinante filtro dell'emisfero cerebrale destro e del subconscio. L'incidenza di quest'ultimo si spinge ben oltre ciò che noi conosciamo e ciò che siamo disposti consapevolmente ad ammettere.
Ulteriori elementi rendono ancora più evidente la carenza delle ricerche condotte in merito. La maggior parte degli studi concernenti i rischi operativi e altri settori quali l'aviazione civile riconducono il 70-80% dei problemi a fattori umani e a procedimenti errati; ciò equivale, direttamente o indirettamente, ad un'attribuzione di responsabilità alle persone cui fanno capo i processi esaminati.
Scritto da un professionista esperto con anni di attività in trading room alle spalle, questo libro è il primo ad introdurre nel contesto del risk management spunti interpretativi in termini di finanza comportamentale e di verifiche psicometriche. Se siete risk manager, senior trader oppure top manager disposti a fare uno sforzo in più nella comprensione profonda della vera origine di molte decisioni e di molti problemi nella vostra organizzazione, questo libro è in grado di dischiudere una nuova chiave di letture e una nuova consapevolezza. Modelli, processi e operazioni sono solo i sintimo e gli esiti delle nostre decisioni (distorte): non è forse arrivato il momento di esaminare la causa anziché le conseguenze ultime?